Menu Chiudi

Centro Te.C.O.

Aree d'intervento: disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Quando il cibo, oltre che oggetto di abuso o di rifiuto, diventa un pensiero che non si lascia dimenticare, mentre ci si dimentica di sé e degli altri, è importante accompagnare chi soffre di anoressia, bulimia, obesità e ortoressia a ritrovare il proprio peso nel mondo, affinché possa riconquistare un’autostima soffocata dall’orizzonte limitato dello specchio.

Quanti, attraverso lanoressia, la bulimia, l’obesità o l’ortoressia, hanno affidato all’immagine del corpo e al suo peso il compito di farsi portavoce di una sofferenza silenziosa trovano al Centro Psicoterapeutico Te.C.O. l’occasione per tornare a prendere la parola. Al Centro Te.C.O. è possibile accedere a percorsi psicoterapeutici personalizzati che permettono di affrontare la complessità del disturbo alimentare nel suo doppio versante: fisico e psicologico.
Presso il Centro Te.C.O. operano psicoterapeuti, di formazione psicoanalitica e di pluriennale esperienza teorico-clinica nel campo dei DCA, che sono a disposizione di quanti desiderano intraprendere una psicoterapia individuale, o nell’ambito di piccoli gruppi riservati a chi lotta contro i disturbi alimentari

Medici specialisti

I disturbi alimentari hanno spesso gravi conseguenze che investono il corpo. Per questo motivo l’équipe del Centro Psicoterapeutico Te.C.O. si avvale del contributo di medici nutrizionisti, dietologi e dietisti con i quali è possibile avviare un percorso di counselling o di cura.

L’équipe del Centro Te.C.O. collabora inoltre con psichiatri, ai quali si può fare riferimento nel caso in cui si presenti l’esigenza di un supporto farmacologico.

Sostegno alle famiglie

I disturbi alimentari mettono spesso a dura prova chi sta vicino a chi ne soffre. Per fare in modo che si possa costruire l’ambiente più favorevole per affrontare e trovare la soluzione specifica al problema dei DCA, il Centro Psicoterapeutico Te.C.O. mette a disposizione di familiari e partners uno spazio riservato. Quanti lo desiderano, indipendentemente dal percorso del loro congiunto, possono incontrare uno psicologo per una consulenza, o partecipare ai gruppi di sostegno.